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Un chilo damore

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Nel bel paese tutti son santi cristiani,

così avevano detto a mia madre

e lei, a sua madre,

eresse una tomba nera

sopra lo stipite in cucina,

e accese un cero al lingam

con svogliata sottomissione.

 

Avevo gambe come anguille

e il salumaio, che affettava

                       carne esiccata

con puritana purezza da orafo

non udiva mai, intera,

la mia richiesta:

“… e un chilo d’amore, grazie”.

 

Poi lo spauracchio della guerra

                                     in Iraq.

A cosa serve il petrolio?

 

Le uova rotolavano dai gradini

                              della scuola,

dove avevano incastrato la mia testa.

 

Io rimanevo fedele alla comanda,

evaporando come un incensiere.

 

Sedevo sulla panchina accanto alla fontana

dove i piccioni si facevano il bidet

a pochi passi dal monumento dei caduti

                                           per la patria

e intanto dicevo:

“Un chilo d’amore, grazie!”.

 

E per non scordarlo,

lo scrivevo col dito sulla polvere

delle finestre di scuola

che nessuno ripuliva,

che nessuno leggeva

 

tranne

quel vecchio birbone del piccione

che, poi, tornava alla fontana

per la solita toeletta giornaliera.

 Giovanni Rossato - 23/08/2022 21:42:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Guardare e sentire, questa è la cifra dei tuoi versi ed è una gran bella cifra.
Grazie Annalisa

 Salvatore Pizzo - 20/08/2022 03:14:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Ah l’Iraq, la guerra, la prima, la seconda...come dimenticarlo? In questi tuoi versi riaffiorano, prepotenti e iconoclastici, i toni che condannano questa società, i valori che sottendono a coloro che hanno pretesa di amministrare il potere: l’amore un tanto al chilo, amor di dio, patria e famiglia. Come se il tempo non passasse e si fosse in una sorta di danza immobile; in cui, una tenera bimba dalle"gambe come anguille" sempre ordina"...un chilo d’amore", ricevendone per contro un ascolto dimezzato, se non del tutto nullo.
Che dirne di più... che l’adoro?
Un abbraccio poetico e grazie.

 Angelo Naclerio - 18/08/2022 23:05:00 [ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]

Incredibilmente dopo lustri in città d’agosto è tornato
un che di buon mattino grida: "l’arrotino, l’arrotino è arrivato",
così mi piace quel piccione
nella storia d’una casa e del mondo
di troppo distratti affaccendati adulti
immaginarlo viaggiatore
con un bigliettino impolverato
per la spesa alla zampina arrotolato,
ignaro compagno di cuore inascoltato
che da sempre esattamente sa qual bene
mai dovrebbe essere dimenticato..

Un abbraccio a quella bimba/ragazzina.

 Vincenzo Corsaro - 18/08/2022 21:55:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Quanto bisogno d’amore c’è in questo mondo che col nostro egoismo lo stiamo lasciando morire.
[...]Tutto muore senza amore,
come un albero senza l’abbraccio della pioggia,
anche gli dei diventano mortali e muoiono
senza l’amore degli uomini.[...]
Davvero profonda questa tua poesia che ho apprezzato non sai quanto.
Ecco, facciamo in modo di essere sempre alfieri di questo bisogno nel mondo.
Un carissimo saluto Annalisa :)

 SilviaDeAngeliss - 18/08/2022 20:20:00 [ leggi altri commenti di SilviaDeAngeliss » ]

Una lirica profonda, e densa di significato, che ho molto apprezzato nella sua lettura.
Un saluto Annalisa

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